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Il contesto

Randazzo è una cittadina medioevale situata a 754 metri di altitudine. Sorge su un piano di suolo vulcanico sul versante nord dell’Etna e sovrasta l’Alcantara.
L’abitato si espande alla confluenza di due parchi naturali (il Parco dell’Etna e quello dei Nebrodi) e confina con il Parco fluviale dell’Alcantara. Aree che le conferiscono una prerogativa unica: quella di poter spaziare fra contenuti ambientali e naturalistici veramente incantevoli. Ogni suggestivo angolo di Randazzo offre vedute diverse, panorami imponenti e singolari che riservano emozioni crescenti man mano che si scoprono le tracce della sua antica civiltà ed i segni del suo splendore medievale. Sino al sec. XVI vi si parlavano tre lingue: il greco nel quartiere San Nicola, il latino nel quartiere Santa Maria e il lombardo nel quartiere San Martino, essendosi la città formata dall’unione di tre differenti gruppi etnici ad opera dei lombardi divenne una roccaforte dei re normanni in lotta contro gli arabi. Randazzo ha conservato quasi interamente il suo aspetto medievale essendo stata sempre risparmiata dal vulcano pur essendo il comune più vicino al cratere centrale dell’Etna (15 km circa in linea d‟area).

Possiede caratteristiche climatiche piacevoli: l‟inverno asciutto, la dolce primavera, la fresca estate e il tiepido nonché mite autunno.
E’ circondata da boschi di castagni, querce, faggi, pini, fruibili attraverso sentieri e percorsi naturali vigilati dal Corpo Forestale.
Fino ad alcuni decenni fa l‟economia randazzese era basata prevalentemente sull’agricoltura e sull’artigianato. Poi ha attraversato un lento declino per l‟abbandono dei terreni. Solo in questi ultimi anni grazie agli investimenti di alcune aziende vitivinicole, si sta riscoprendo la sua antica vocazione di coltivazione dell‟uva e produzione del vino.

A Randazzo possiamo trovare:
● la biblioteca comunale dedicata a Don Virzì studioso di Arte e scrittore di numerosi testi sulla storia della cittadina;
● ll Museo civico di Scienze Naturali (uno dei più importanti della provincia di Catania) dedicato all‟ornitologo “Angelo Priolo” di cui è presente un‟ampia
collezione, ospitato all‟interno di un‟ala dell’Istituto Santa Giovanna Antida, nel cuore del centro storico di Randazzo;
● il Museo Civico Archeologico Vagliasindi, ospitato presso il Castello-Carcere, con reperti dal Neolitico al Medioevo, rinvenuti durante scavi archeologici curati
dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali;
● Il Museo dell‟opera dei pupi siciliani, adibito presso i locali rinnovati dell‟ex macello comunale, comprende una ricca collezione di pupi acquistati dal comune tra gli anni novanta e gli inizi degli anni duemila.